Programma Cultura e realtà Associative - ListaCivicaRho

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Programma Cultura e realtà Associative

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Cultura

Una città che cresce deve offrire ai suoi cittadini oltre ai servizi indispensabili, anche opportunità culturali, ricreative, formative e sportive declinate in base all’età dei singoli fruitori. Se il comune è centro di appartenenza della persona, le frazioni devono diventare un punto di riferimento per essere parte integrante del tessuto della città. Le frazioni e i quartieri infatti rappresentano comunità ricche di iniziative culturali che però vanno valorizzate nell’ottica della città multicentrica: occorrerà quindi incentivare e valorizzare le iniziative delle scuole e delle associazioni che rappresentano il capitale umano del territorio.
In ogni frazione e quartiere, pur periferico della nostra città, esistono edifici scolastici che sono utilizzati prevalentemente in orario curricolare. La scuola è espressione delle istituzioni e rappresenta un forte presidio sociale. La scuola accoglie la sfida del sapere, dell’educazione, dell’incontro tra generazioni. Proporre la sua apertura ad orari prolungati, come accade in altri Stati Europei, può essere una strada percorribile anche dalla nostra città.
Una Scuola Aperta, quindi, come uno spazio, luogo fisico che si apre agli studenti, ai genitori, alle associazioni, al quartiere, formando un’alleanza unica con il territorio e diventando autentico luogo di condivisione, che favorisca processi di inclusione e di multiculturalità, riducendo anche la dispersione scolastica.
 
 
LE NOSTRE PROPOSTE

·         Organizzare eventi che facciano conoscere e valorizzino il patrimonio culturale Rhodense; quanti conoscono le ricchezze ad esempio presenti presso il Collegio dei Padri Oblati.
·         Sostenere iniziative a favore dei giovani artisti locali presso Villa Burba ma anche nelle frazioni e nei quartieri (esempio Passa l’Arte da Passirana)
·         Organizzare, in accordo con i commercianti, uno/due eventi annuali di forte richiamo riconducibili a temi specifici quali ad esempio lo sport, la gastronomia, la tecnologia, l’arte;
·         Organizzare un programma di incontri culturali e musicali nelle frazioni e nei quartieri periferici utilizzando, dove fosse possibile, le strutture dei centri polifunzionali già esistenti, avvalendosi anche delle competenze specifiche delle associazioni presenti sul territorio;
·         Aprire nuovi spazi biblioteca, collegati al CSBNO dove si potranno prenotare, ritirare e riconsegnare i volumi e dotati di aule studio (biblioteca e aula studio a Terrazzano, Passirana), dotate di strumenti informatici, Wi-fi, con particolare attenzione alla effettiva fruibilità delle fasce più deboli (ad esempio accessibilità e offerta di strumenti di lettura per i non vedenti o strumenti multimediali ad hoc per coloro che hanno bisogni educativi speciali);
·         Attivare corsi di recupero per studenti o doposcuola che affianchino quelli già presenti presso gli oratori di zona e alcune cooperative;
·         Attivare, con il contributo delle associazioni, corsi di vario genere declinati per le varie fasce di età;
·         Rilanciare il servizio di educativa di strada per recuperare i giovani che vivono situazioni di marginalità sociale attivando soggetti in ogni frazione;
·      Porre un particolare accento sulle attività culturali promosse dalla Università della Terza Età   che garantisce sul territorio uno sviluppo sociale e culturale di grande interesse per la nostra cittadinanza;
·         Sostenere e promuovere adeguatamente le due Bande cittadine che, con la loro professionalità, arricchiscono l’offerta artistica in città e sono spesso veicolo di promozione per la città di Rho;
·       Di fondamentale importanza è il coordinamento, l’informazione e la pubblicizzazione degli eventi culturali programmati. Spesso sentiamo dire che “a Rho “non si organizza niente”, oppure, “siamo una Città dormitorio”, affermazioni talvolta vere, altre volte meno in quanto gli eventi sono sì organizzati, ma con una macchina di promozione dell’iniziativa insufficiente al raggiungimento dell’intero pubblico cittadino. Totem informativi distribuiti sul territorio e un servizio di comunicazione diretta mediante SMS ed e-mail costituiscono una possibile soluzione.
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